Lo sapevi che i trasporti sono il secondo fattore più inquinante in Europa? Ecco perché risulta necessario compiere sforzi significativi per raggiungere l’obiettivo europeo di emissioni-zero di gas serra entro il 2050, come indicato nel Green Deal europeo. Il tema della Settimana Europea della Mobilità 2023 (16-22 settembre) vuole far riflettere sui consumi energetici, con...
Lo sapevi che i trasporti sono il secondo fattore più inquinante in Europa?
Ecco perché risulta necessario compiere sforzi significativi per raggiungere l’obiettivo europeo di emissioni-zero di gas serra entro il 2050, come indicato nel Green Deal europeo.
Il tema della Settimana Europea della Mobilità 2023 (16-22 settembre) vuole far riflettere sui consumi energetici, con un focus specifico su quelli derivanti dalla mobilità urbana che hanno sempre maggiori costi per la collettività non solo in termini ambientali.
Ovviamente, la sfida da affrontare negli anni avvenire non riguarda solo i trasporti urbani, ma vede coinvolti tutti: dai privati, alle aziende.
Gli attori coinvolti si stanno interrogando sulle azioni da mettere in campo per ridurre l’impatto ambientale dei mezzi di trasporto, prima fra tutti quella di incentivare sempre di più l’uso di mezzi ibridi o elettrici.
C’è però chi ancora nutre dei dubbi sull’effettiva validità di questi nuovi motori.
Un luogo comune errato è quello di considerare che i veicoli elettrici – considerata la gestione delle batterie – non siano sostenibili quanto i veicoli a motore endotermici.
Secondo una recente ricerca dell’ente The International Council on Clean Trasportation (ICCT), considerato l’intero ciclo di vita dei veicoli le emissioni evitate da un veicolo elettrico ammontano all’incirca al 19-34% in India, 37-45% in Cina, fino al 66-69% in Europa.
Al giorno d’oggi, in Italia, si contano 45.210 punti (pubblici) di ricarica delle auto elettriche e hybrid plug-in, e 203.873 auto full electric (le immatricolazioni del 2023 sono aumentate del 30%).
Il numero è destinato ad aumentare grazie a trend in forte crescita di implementazione dei punti di ricarica, che al Centro-Sud e nelle Isole risultano ancora scarsi e di difficile accesso (fonte Motus-E https://www.motus-e.org/ ).
Anche noi di VINCI Energies Italia, tenendo fede al nostro impegno verso l’ambiente, stiamo lavorando per ottimizzare l’impatto ambientale sugli spostamenti dei colleghi e delle colleghe.
La fonte di emissione di CO2 maggiore nel nostro Gruppo è ancora oggi rappresentata dalla flotta aziendale.
Attualmente disponiamo di 260 mezzi di cui:
Tuttavia, siamo consapevoli che per diminuire il nostro impatto ambientale non è sufficiente investire solamente sull’elettrificazione della flotta.
È necessario implementare azioni che a lungo termine ci permettano di contenere consumi ed emissioni, ma che siano anche flessibili – vista la rapidità di evoluzione della tecnologia – e in linea con le necessità dei lavoratori e delle lavoratrici che fanno uso della auto aziendali.
Ecco perché da tempo abbiamo scelto di accompagnare la gestione della flotta aziendale a un percorso formativo che intende costruire una cultura della responsabilità individuale.
Grazie a degli incontri di eco-training, che prevedono una parte teorica e una parte pratica, trasmettiamo la consapevolezza di quanto il comportamento alla guida incida, non solo in termini di sicurezza stradale, ma anche in termini di impatto ambientale.
La sostenibilità della mobilità, infatti, è un obiettivo raggiungibile solo attraverso l’impegno collettivo: dalle scelte accurate dei veicoli, al comportamento responsabile alla guida.
Ognuno può dare il proprio contributo, e INSIEME possiamo fare la differenza.